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Parabrezza ghiacciato: prodotti da utilizzare,rimedi e cosa non fare

E’ frequente trovare il parabrezza ghiacciato quando si lascia l’auto parcheggiata di notte al freddo durante l’inverno. Complice la fretta, alcune volte non è immediato pensare a quali sono i metodi più efficaci per togliere il ghiaccio dal parabrezza, se non addirittura quelli davvero dannosi per il cristallo. Vediamo allora i metodi più semplici e rapidi per sbrinare il parabrezza in pochi secondi in tutta sicurezza, ma anche come prevenire la formazione del ghiaccio durante le ore più fredde.

Come prevenire il ghiaccio sul parabrezza
Il metodo più semplice è quello di coprire il cristallo con un telo o con del cartone. E’ da prediligere il primo, magari usando un vecchio lenzuolo o asciugamano, perchè ovviamente la carta o il cartone si bagnano, e sarà necessario buttare via tutto dopo l’utilizzo.

Per un risultato estetico migliore, ci sono in commercio appositi teli che possono essere utilizzabili anche in estate per proteggere dal sole ed evitare di avere un abitacolo rovente

Come togliere il ghiaccio dal parabrezza rapidamente: cosa fare

Il metodo più efficace e rapido è quello di utilizzare un prodotto specifico per la rimozione del ghiaccio, oltre a rimuoverlo velocemente non si corre il rischio di rovinare il vetro della propria auto!
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In alternativa al prodotto specifico, è possibile preparare una miscela composta da 1/3 di acqua e 2/3 di alcool denaturato. Attenzione, perchè in questo caso bisogna assolutamente evitare che l’alcool vada a contatto con le superfici in gomma o in plastica dell’automobile.
Utilizzare un raschietto apposito per facilitare l’operazione di rimozione del ghiaccio. Qui una selezione di raschietti che comprende anche quelli con guanto incorporato per non congelare le mani.
Come soluzione di emergenza, è possibile usare come raschietto anche una tessera di plastica tipo bancomat. Ecco, è sicuramente da evitare il bancomat o la carta di credito, ma una tessera simile, magari per la raccolta punti di negozi e supermercati, può fare al caso vostro.

Cosa non fare mai per sciogliere il ghiaccio
Vediamo ora cosa non si deve fare per togliere neve e ghiaccio.

-Il metodo di accendere l’auto, mettere il riscaldamento al massimo ed aspettare che si sciolga ghiaccio e neve è obsoleto e controproducente. Qui vi spieghiamo perché scaldare il motore è inutile e dannoso per l’auto.

-Non usare acqua calda o bollente. Lo sbalzo di temperatura crea uno shock termico talmente forte da poter danneggiare irrimediabilmente il vetro o addirittura romperlo. Non solo, l’acqua formerà un ulteriore stato di ghiaccio.

-Non utilizzare mai il sale. Può graffiare il vetro così come corrodere la carrozzeria e le guarnizioni.

-Non usare oggetti appuntiti per rompere il ghiaccio.

-Non utilizzare il tergicristalli per togliere il ghiaccio: si rovinano.

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Automotoretrò e Automotoracing 2023

L’ evento celebra la passione per le auto storiche e per quelle da competizione

Nel 2023 torna il doppio appuntamento torinese di Automotoretrò e Automotoracing, in programma dal 9 al 12 febbraio 2023 presso il Lingotto Fiere di Torino. Il doppio evento celebra la passione per le auto storiche e per quelle da competizione, insieme all’esposizione di oltre 300 vetture elaborate.
La data dell’edizione 2023 di Automotoretrò e Automotoracing è quella che va dal 9 al 12 febbraio 2023. Quest’edizione taglia il traguardo dei quarant’anni di Automotoretrò: era il 1983 quando quattro soci della Scuderia Rododendri, tra i quali Beppe Gianoglio – che ancora oggi in prima persona cura l’organizzazione della manifestazione con Bea Srl – realizzarono il sogno di far incontrare in un’unica fiera collezionisti, professionisti e appassionati di vetture d’epoca.

Negli anni la fiera è cresciuta comprendendo anche le rassegne di Automotoracing e Automoto Green Future ed oggi rappresenta un appuntamento fisso che riunisce dalle automobili alle motociclette vintage, dal mondo del racing a quello del tuning, dalle alte prestazioni ai veicoli sostenibili.

Automotoretrò e Automotoracing – Lingotto Fiere di Torino
Automotoretrò e Automotoracing offre infatti uno spazio comune presso il Lingotto Fiere di Torino per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia, reperire ricambi introvabili, tifare i propri piloti preferiti in pista e partecipare ai raduni. Qui è possibile ammirare da vicino anche il mondo delle elaborazioni sportive ed estetiche.
Automotoretrò e Automotoracing contano ogni anno oltre 1.200 espositori e decine di migliaia di visitatori, provenienti da tutta Europa, con una consolidata presenza da Francia, Svizzera, Regno Unito, Spagna, Germania, Austria e Olanda.

Automotoretrò e Automotoracing : area esterna
Nell’area esterna di Automotoretrò e Automotoracing 2023 l’appuntamento fisso è con La Grande Sfida, la gara di velocità tra campioni di rally di fama internazionale chiamati a contendersi il Trofeo per il quarto anno di fila.
Oltre alla gara sono in programma numerose dimostrazioni di drifting, derapate controllate ed evoluzioni motociclistiche.

Automotoretrò e Automotoracing 2023 Expo Tuning
Se al Lingotto non mancano le tradizionali aree riservate al modellismo e ai settori ricambi e accessori, all’editoria specializzata e al vastissimo settore dell’automobilia, all’Oval trova spazio anche Expo Tuning Torino, la più importante fiera indoor di tuning in Italia.

Automotoretrò e Automotoracing 2023 apre le porte anche alle auto elettriche!
Qui c’è anche la nuova sezione dedicata alla mobilità sostenibile Automoto Green Future, nata con l’obiettivo di promuovere prodotti e vetture rispettosi dell’ambiente, presentando veicoli elettrici, ibridi, a metano o a gas naturale, ma anche monopattini elettrici e biciclette a pedalata assistita.

Orari e data Automotoretrò e Automotoracing 2023
Giovedì 9 febbraio 15.00 – 20.00
Venerdì 10 febbraio 09.00 – 19.00
Sabato 11 febbraio 09.00 – 19.00
Domenica 12 febbraio 09.00 – 19.00

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Normativa Euro 7 – Progresso o declino?

La Commissione europea ha finalmente divulgato le sue proposte per definire i limiti sulle emissioni della prossima normativa Euro 7. Vediamole nel dettaglio.
Dopo mesi di attesa la Commissione europea ha finalmente divulgato le sue proposte per definire i limiti sulle emissioni della prossima normativa Euro 7. A differenza di quanto fatto in passato, infatti, questa normativa andrà ad impattare su tutti i veicoli a motore, elettriche incluse, inglobando sull’analisi degli elementi inquinanti (oltre a ossidi di azoto, particolato e NOx) anche le particelle generate da freni e pneumatici.

Ma cosa significa nella pratica l’arrivo dell’Euro 7? In poche parole si può dire che si abbassa ulteriormente la quantità di inquinanti che le auto (ma anche i veicoli commerciali leggeri e pesanti) emettono in atmosfera, riducendo soprattutto ossidi d’azoto e particolato.

Rispetto alla precedente limitazione, ora sarà ridotta l’emissione di NOx del 35% per auto e furgoni mentre i mezzi pensati potranno raggiungere valori inferiori anche del 56%. L’impianto frenante, nuovo aspetto tenuto in considerazione dalla Normativa Euro 7, vedrà una riduzione del 27% degli agenti inquinanti mentre il particolato si ridurrà del 13% e 39% per auto e mezzi pesanti.

L’obiettivo di Bruxelles è quello di trattare allo stesso modo qualsiasi mezzo di trasporto stradale, senza distinzioni tra tecnologie e alimentazioni.

Nella normativa Euro 7 rientrano, come accennato, anche le particelle più fini, come quelle scaturite dall’impianto frenante e dalla durata delle batterie, inglobando perciò anche i veicoli elettrici.

Le risposte dal mondo automotive
L’ACEA (Associazione dei Costruttori di Auto Europei) si è mostrata preoccupata, stimando un guadagno ambientale non proporzionato all’ingente aumento di costi e impedimenti progettuali dei futuri veicoli, come spiega anche il presidente Oliver Zipse. Parlando invece di tempistiche, se il pacchetto legislativo non sarà pronto prima del 2024, risulterebbe piuttosto surreale pensare di adeguare i futuri modelli e versioni in tempo per luglio 2025.

Modelli a rischio
la normativa Euro 7 rischia di dare il colpo di grazie a molte vetture compatte. Oltre ai produttori Premium, che hanno messo in discussione il futuro di Audi A3, BMW Serie 1 e Mercedes Classe A, si aggiunge anche Volkswagen con la storica Polo.
Sarà incerto anche tutto il mondo delle citycar.

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Seat Service Seat

Fitness Plan

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L’ iniziativa è rivolta ai possessori di vetture SEAT (incluse CUPRA Ateca e CUPRA Leon) immatricolate entro il 31.12.2019.

L’ iniziativa sarà valida dal 15 Marzo 2023 al 30 Settembre 2023.

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Service Volkswagen

Consigli per la partenza ed il viaggio in auto

Voglia di partire per una vacanza?
La tua Volkswagen è la soluzione per viaggi comodi e sicuri. E con i nostri consigli puoi vivere al meglio ogni partenza ed ogni avventura.

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Goditi l’estate in pieno relax.

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Prendersi cura dei dettagli non è un dettaglio.

Carica i bagagli in modo corretto a bordo della tua Volkswagen per viaggi in totale sicurezza.

Sei carico per la partenza?

Sarà la tua auto a trasportare tutto il necessario: segui i consigli per caricare in modo corretto i bagagli, anche i più pesanti.

Posiziona correttamente il carico

  • Utilizza la rete di sicurezza quando il carico supera l’altezza dello schienale del sedile posteriore.
  • Pesante in basso, leggero in alto: posiziona gli oggetti più pesanti sul fondo del vano, se possibile contro lo schienale del sedile posteriore, e quelli leggeri in alto.
  • Se possibile, tieni libero il sedile posteriore e non posizionare mai oggetti più pesanti di 25 kg dietro ai sedili occupati da altre persone.
  • Assicura i bagagli in modo stabile perché non si muovano durante la marcia.
  • Tieni gli oggetti più importanti a portata di mano, come il giubbotto si sicurezza, il kit di pronto soccorso o il triangolo di emergenza.

Guida su strada in sicurezza

  • Controlla il peso lordo del veicolo nel libretto di circolazione o nel manuale di uso e manutenzione: non superare mai il valore indicato.
  • Valuta il peso dei passeggeri e dei bagagli più pesanti per distribuire il carico in modo uniforme.
  • Aumenta la pressione degli pneumatici se devi trasportare carichi particolarmente pesanti: all’interno dello sportellino del carburante trovi una tabella con i valori corretti.
  • Regola correttamente l’altezza dei fari: trovi le istruzioni nel manuale di uso e manutenzione della tua auto.

Maggiore comfort, minori rischi:

impostando il sedile in modo ottimale viaggi in modo più rilassato e sicuro.

Trova la corretta posizione di guida

  • Volante: la distanza ottimale tra la parte superiore del corpo e lo sterzo (e di conseguenza l’airbag) è di 25 cm. Questa posizione assicura una buona presa del volante.
  • Sedile di guida: devi essere in grado di premere l’acceleratore, il freno e la frizione con le gambe leggermente piegate. La coscia non deve premere lateralmente, e il bordo anteriore del sedile deve terminare poco prima dell’incavo del ginocchio. Tieni i glutei vicini allo schienale.
  • Schienale e poggiatesta: il sedile deve essere il più diritto possibile. Le scapole devono toccare lo schienale, anche quando si sterza. Alza il poggiatesta alla stessa altezza della parte superiore del tuo capo per essere protetto in caso di impatto.

Grazie agli Accessori Originali Volkswagen® puoi rendere ogni viaggio ancora più confortevole.

Lunghi viaggi lasciano tracce sulla tua Volkswagen. Puliscila e proteggila con i prodotti della linea Car Care.

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Pedaggi Auostradali

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Fine del motore endotermico,stop a diesel e benzina

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La deadline sulla fine dei motori termici a scoppio, benzina e diesel in Europa è stata tracciata dalla Commissione Europea che con il pacchetto Fit for 55 ha indicato la data: sarà il 2035 l’anno in cui non saranno più vendute auto a benzina, diesel, gpl, metano e ibride.

A questa fatidica data mancano ancora 14 anni, ma molte Case auto hanno deciso di anticiparla anche perché con una scadenza così ravvicinata non ha più senso investire sul termico e con le risorse, sempre esigue a causa della crisi dell’automotive, che sono tutte investite sulla corsa all’elettrico.

Audi

Dal 2026, Audi presenterà sul mercato mondiale solo nuovi modelli elettrificati (auto elettriche e ibride). Mentre fino al 2033 ci sarà l’eliminazione graduale della produzione di motori a combustione. Quindi la data fatidica è il 2033.

Volkswagen

Il colosso tedesco è fra i più impegnati nel passaggio all’elettrico e punta ad avere il 70% delle immatricolazioni a batteria entro il 2030.

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Auto elettriche in fabbriche a impatto zero

Ormai è assodato, la mobilità elettrica sarà il motore del futuro. Che le auto a batterie forniscano un contributo significativo alla protezione del clima è chiaro, ma su un argomento in particolare la discussione è sempre accesissima: come viene prodotta l’energia impiegata per costruire fisicamente un’automobile? Proviene, da fonti rinnovabili?


In due anni, l’impianto VW di Zwickau è stato modernizzato per la produzione di ID.3, ID.4 e Audi Q4 e-tron.


La digitalizzazione si estende a tutti i settori della produzione: i reparti carrozzeria e verniciatura sono già ampiamente automatizzati e, in tutto lo stabilimento, Volkswagen si affida a oltre 1.700 dei più moderni robot industriali. La plancia delle auto, per esempio, viene installata in modo totalmente automatico.


L’automazione offre vantaggi anche per gli operai: grazie alla cooperazione tra uomo e macchine, i lavoratori sono esonerati dalle operazioni fisicamente più gravose e sfavorevoli dal punto di vista ergonomico e stanno prendendo piede anche i sistemi di trasporto senza conducente (FTS) che trasferiscono i componenti necessari da un sito all’altro in modo completamente autonomo lungo percorsi predefiniti, rivoluzionando così il flusso di lavoro della fabbrica.

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Donne & impresa, intervista a Michela Imparato

Donne e impresa, intervista a Michela Imparato. “Competenza e formazione per abbattere il maschilismo nel settore auto” | Ondanews.it

Quando si pensa al settore delle automobili si associa subito a un mondo maschile, un po’ per abitudine e un po’ per “tradizione”. Fortunatamente anche in questo campo si stanno abbattendo gli stereotipi e Michela Imparato, della Concessionaria Imparato Service con sede nell’area industriale di Polla, è un esempio lampante.

“Fare impresa non dipende dal sesso ma dalla testa” ha spiegato Michela nell’intervista che segue ed è proprio il concetto che stiamo cercando di portare avanti con gli approfondimenti che stiamo facendo: la vera parità si raggiunge con le competenze, con la capacità di fare un mestiere, qualsiasi esso sia. Michela è giovane ma ha già le idee molto chiare e le sue parole ci offrono un importante spunto di riflessione.

  • Cosa significa essere una donna imprenditrice nel 2021?

Quando vedo una donna a capo di un’azienda mi si riempie il cuore in quanto nonostante siamo nel 2021 è ancora così difficile far capire che tra donna e uomo dovrebbe esserci l’uguaglianza. Essere una donna imprenditrice, con il passare degli anni e con la continua evoluzione, è sempre più difficile in quanto le responsabilità sono maggiori e bisogna pensare non una ma dieci volte prima di prendere una decisione, sia per quanto riguarda l’attività lavorativa e sia per quanto riguarda l’organico aziendale.

  • Pensi ci siano difficoltà maggiori nel fare impresa essendo donna?

Penso che fare impresa non dipenda dal sesso ma dalla testa! Purtroppo come dicevo prima è ancora lontano avere l’uguaglianza tra uomo e donna al 100% ma con il passare degli anni questo argomento sta diventando sempre più diffuso e ormai, penso, siano poche le donne che non lavorano. Personalmente, soprattutto nel mio mondo automobilistico, mi ritrovo degli uomini che mi chiedono “Ma devo parlare con te? Non ci sta un signore?” e davanti a questa domanda capisco che alcuni uomini hanno ancora l’idea che determinate cose sono fatte solo per il mondo maschile. Per fortuna e grazie alle mie competenze e alla mia formazione quotidiana riesco a farli ricredere e soprattutto a meravigliarli quando riesco a informarli sulle caratteristiche tecniche di un’auto. Questo non può che rendermi soddisfatta!

  • Avere un’impresa nel Vallo di Diano costituisce un vantaggio o uno svantaggio?

Per fortuna il Vallo di Diano è molto ampio e quindi si riesce a creare un’ottima e ampia clientela. Non so se possa essere un vantaggio o uno svantaggio ma credo che bisogna credere nel nostro territorio, soprattutto per i giovani come me. Alla fine nel Vallo di Diano abbiamo molti servizi, direi che abbiamo quasi tutto, quindi se noi giovani ci crediamo possiamo farlo crescere sempre di più.

  • Quali sono i valori più importanti per te e che hai portato nella tua azienda?

Sono il rispetto e l’educazione che ho ricevuto grazie ai miei genitori e che porto quotidianamente nel mio lavoro perché a volte si viene scelti anche per questo.

  • Descrivi la Michela imprenditrice con 3 aggettivi.

Il primo che mi viene in mente è ‘testarda’: quando voglio raggiungere qualcosa faccio di tutto e di più finché non lo ottengo. Il secondo aggettivo è ‘solare’ perché cerco sempre di trasmettere buon umore sorridendo che secondo me è fondamentale. Il terzo aggettivo è ‘precisa’: mi piace essere precisa nel mio lavoro, soprattutto con i clienti, infatti quasi tutti me lo dicono.

  • Hai avuto difficoltà a conciliare la carriera professionale con l’aspetto familiare?

Assolutamente no. Mio padre è il fondatore dell’attività e oggi quando lui si confronta con me su alcuni aspetti aziendali non può far altro che gratificarmi.

  • Ogni azienda può presentare dei periodi di difficoltà dovuti a svariati fattori. Come hai reagito in questi momenti?

Soprattutto in questo ultimo periodo difficile per tutti, non è stato semplice. Nei periodi di difficoltà penso che bisogna rimboccarsi le maniche e vedere quale strategia intraprendere altrimenti se non si fa nulla si affonda.

  • In conclusione, cosa ti senti di consigliare alle donne per realizzarsi in ambito lavorativo?

Il mio consiglio è quello di non arrendersi mai, bisogna credere in quello che si fa, ci vuole passione e volontà. Sicuramente non è semplice soprattutto se si trovano uomini “maschilisti”, come spiegavo prima, ma dinanzi a ciò basta dimostrare quanto valiamo e continuare a lottare per ciò che si vuole e per ciò che si vuole diventare.

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La Lamborghini non è in vendita

L’Audi, secondo quanto riportato da diverse fonti, avrebbe rifiutato un’offerta di 7,5 miliardi per l’acquisto della Lamborghini da parte della Quantum, società fondatrice della Piech Automotive in collaborazione con Anton Piech, figlio di quel Ferdinand Piech che per anni è stato alla guida del Gruppo Volkswagen.
E tu cosa ne pensi? L’Audi alla fine ci ripenserà? Facci sapere la tua.