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Normativa Euro 7 – Progresso o declino?

La Commissione europea ha finalmente divulgato le sue proposte per definire i limiti sulle emissioni della prossima normativa Euro 7. Vediamole nel dettaglio.
Dopo mesi di attesa la Commissione europea ha finalmente divulgato le sue proposte per definire i limiti sulle emissioni della prossima normativa Euro 7. A differenza di quanto fatto in passato, infatti, questa normativa andrà ad impattare su tutti i veicoli a motore, elettriche incluse, inglobando sull’analisi degli elementi inquinanti (oltre a ossidi di azoto, particolato e NOx) anche le particelle generate da freni e pneumatici.

Ma cosa significa nella pratica l’arrivo dell’Euro 7? In poche parole si può dire che si abbassa ulteriormente la quantità di inquinanti che le auto (ma anche i veicoli commerciali leggeri e pesanti) emettono in atmosfera, riducendo soprattutto ossidi d’azoto e particolato.

Rispetto alla precedente limitazione, ora sarà ridotta l’emissione di NOx del 35% per auto e furgoni mentre i mezzi pensati potranno raggiungere valori inferiori anche del 56%. L’impianto frenante, nuovo aspetto tenuto in considerazione dalla Normativa Euro 7, vedrà una riduzione del 27% degli agenti inquinanti mentre il particolato si ridurrà del 13% e 39% per auto e mezzi pesanti.

L’obiettivo di Bruxelles è quello di trattare allo stesso modo qualsiasi mezzo di trasporto stradale, senza distinzioni tra tecnologie e alimentazioni.

Nella normativa Euro 7 rientrano, come accennato, anche le particelle più fini, come quelle scaturite dall’impianto frenante e dalla durata delle batterie, inglobando perciò anche i veicoli elettrici.

Le risposte dal mondo automotive
L’ACEA (Associazione dei Costruttori di Auto Europei) si è mostrata preoccupata, stimando un guadagno ambientale non proporzionato all’ingente aumento di costi e impedimenti progettuali dei futuri veicoli, come spiega anche il presidente Oliver Zipse. Parlando invece di tempistiche, se il pacchetto legislativo non sarà pronto prima del 2024, risulterebbe piuttosto surreale pensare di adeguare i futuri modelli e versioni in tempo per luglio 2025.

Modelli a rischio
la normativa Euro 7 rischia di dare il colpo di grazie a molte vetture compatte. Oltre ai produttori Premium, che hanno messo in discussione il futuro di Audi A3, BMW Serie 1 e Mercedes Classe A, si aggiunge anche Volkswagen con la storica Polo.
Sarà incerto anche tutto il mondo delle citycar.

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